Registrare un marchio: protezione e vantaggi fiscali per le imprese

Pubblicato il
Condividi su

Il marchio è uno degli strumenti più importanti per distinguere i prodotti e i servizi di un’azienda sul mercato. La sua registrazione non è solo una tutela legale, ma rappresenta anche un’opportunità strategica per il risparmio fiscale. Proteggere il proprio brand consente di garantirne l’originalità, evitando il rischio di contraffazioni e dispute legali. Inoltre, la registrazione di un marchio offre possibilità di sfruttamento economico attraverso contratti di licenza, riducendo l’imponibile fiscale aziendale.

I Vantaggi della Registrazione del Marchio

Registrare un marchio consente di:

  • Proteggere l’identità aziendale evitando che terzi possano utilizzarlo senza autorizzazione.
  • Sfruttare vantaggi fiscali, tra cui la deducibilità delle royalties pagate per l’utilizzo del marchio.
  • Monetizzare il brand concedendo licenze d’uso a terzi e percependo compensi per il loro utilizzo.

Un marchio può essere registrato sia da una società che da un privato, con la possibilità di cederne l’uso a un’impresa. In questo caso, i compensi derivanti dalla concessione d’uso rientrano nei cosiddetti “redditi diversi”, tassati con un’aliquota del 20% solo sul 75% del loro importo (se il percettore ha più di 35 anni), e non sono soggetti a contribuzione INPS.

Gli Step per la Registrazione del Marchio

La procedura per la registrazione di un marchio si articola in diverse fasi:

  1. Creazione del marchio – Progettazione del logo o del nome distintivo.
  2. Ricerca di anteriorità – Verifica dell’esistenza di marchi simili già registrati per evitare conflitti legali.
  3. Deposito telematico – Invio della domanda all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) tramite SPID e firma digitale.
  4. Esame e pubblicazione – L’UIBM analizza la richiesta, con un iter che può durare fino a 6 mesi, ridotti a 4 in modalità Fast Track.

Una volta registrato, il marchio ha validità decennale e può essere rinnovato ogni 10 anni senza limiti.

Il Contratto di Licenza del Marchio

Dopo la registrazione, un’impresa può concedere in licenza l’uso del marchio a terzi tramite un contratto formale. Questo accordo stabilisce:

  • Durata della licenza, solitamente quinquennale con rinnovo automatico.
  • Royalties, calcolate su una percentuale del fatturato dell’azienda licenziataria.
  • Obblighi delle parti, tra cui il rispetto delle linee guida di utilizzo del marchio e i controlli sulla qualità dei prodotti.

Aspetti Fiscali e Normativi

L’Agenzia delle Entrate può esaminare la documentazione fiscale relativa alle royalties per verificare la loro inerenza all’attività d’impresa. È quindi fondamentale fornire evidenze chiare dell’impatto economico del marchio sui ricavi aziendali.

Un marchio ben gestito può rappresentare un importante asset per l’impresa, contribuendo alla sua crescita economica e alla valorizzazione sul mercato. La registrazione e la corretta gestione fiscale sono strumenti chiave per ogni imprenditore che voglia tutelare e massimizzare il valore del proprio brand.