Sanatoria Fiscale 2018-2022: come funziona e quali sono i benefici

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Il Decreto “Omnibus” ha introdotto una sanatoria fiscale per gli anni 2018-2022, offrendo ai contribuenti la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva. Questo provvedimento ha l’obiettivo di semplificare il recupero delle imposte non versate in cambio di un versamento forfettario. Analizziamo come funziona, i benefici e i requisiti necessari per aderire.

Requisiti per aderire

La sanatoria fiscale può essere attivata da chi:

  1. Ha applicato gli ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità) nel 2023.
  2. Ha aderito al concordato preventivo biennale entro il 12 dicembre 2024.

Non possono aderire alla sanatoria i contribuenti che si trovano in regime forfetario.

Come funziona

Per accedere alla sanatoria, non è necessaria alcuna modulistica aggiuntiva. È sufficiente il versamento dell’imposta sostitutiva tramite il modello F24 entro i termini di legge. La base imponibile da cui calcolare l’imposta sostitutiva varia in relazione al voto ISA, che indica il livello di affidabilità fiscale. In particolare, maggiore è il voto ISA, più bassa sarà l’imposta da versare.

Base imponibile e aliquote

La base imponibile per l’imposta sostitutiva è determinata come la differenza tra il reddito d’impresa o da lavoro autonomo dichiarato e un incremento del reddito, calcolato in base al punteggio ISA. Le aliquote variano a seconda del voto ISA:

  • Voto ISA 10: incrementa il reddito del 5% e l’imposta sostitutiva è pari al 10%.
  • Voto ISA tra 8 e 10: incremento del 10% e imposta al 12%.
  • Voto ISA tra 6 e 8: incremento del 20% e imposta al 15%.
  • Voto ISA tra 3 e 6: incremento del 30% e imposta al 20%.
  • Voto ISA sotto 3: incremento del 50% e imposta al 25%.

Anche l’IRAP viene calcolata sulla base di un incremento simile, ma con un’aliquota del 3,9%.

Riduzioni per periodi d’imposta Covid-19

Per i periodi d’imposta 2020 e 2021, legati all’emergenza sanitaria, le imposte sostitutive sono ridotte del 30%. Le aliquote applicabili sono quindi più basse:

  • Voto ISA sopra 8: imposta al 7%.
  • Voto ISA tra 6 e 8: imposta all’8,4%.
  • Voto ISA sotto 6: imposta al 10,5%.

Per l’IRAP, l’aliquota è ridotta al 2,73%.

Esclusioni

La sanatoria non si applica ai contribuenti che presentano determinate cause di esclusione. Tra queste, le seguenti sono le più rilevanti:

  1. Cause legate all’emergenza Covid-19: ad esempio, la diminuzione dei ricavi di almeno il 33% rispetto al 2019.
  2. Attività non normale: come il caso di attività non regolarmente svolte.
  3. Imprese multiattività: queste imprese non possono beneficiare della riduzione dell’imposta del 30%.

Se un contribuente ha registrato una perdita nel periodo d’imposta, la base imponibile per l’imposta sostitutiva è considerata pari a zero. Di conseguenza, non è dovuta alcuna somma né per le imposte dirette né per l’IRAP.

Il pagamento dell’imposta sostitutiva può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2025, oppure tramite pagamento rateale in massimo 24 rate mensili. Se si opta per il pagamento rateale, il termine della prima rata deve essere rispettato per evitare la decadenza dalla rateizzazione.

L’Agenzia delle Entrate ha specificato i codici tributo da utilizzare per il versamento dell’imposta sostitutiva, che sono i seguenti:

  • 4074: per le persone fisiche.
  • 4075: per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
  • 4076: per l’imposta sostitutiva IRAP.

La sanatoria fiscale 2018-2022 rappresenta un’opportunità interessante per i contribuenti che vogliono regolarizzare la propria posizione fiscale in modo semplificato e con una riduzione delle sanzioni. Tuttavia, è essenziale rispettare le condizioni specifiche per l’adesione e le modalità di calcolo dell’imposta sostitutiva. Inoltre, è fondamentale monitorare eventuali aggiornamenti normativi o chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.