La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità nel settore fiscale, ponendo l’accento sull’integrazione tra sistemi di pagamento elettronico e registratori telematici. A partire dal 1° gennaio 2026, gli esercenti dovranno adottare strumenti tecnologici interconnessi per garantire la sicurezza e l’inalterabilità dei dati trasmessi, contribuendo al recupero di un gettito IVA stimato in 50 milioni di euro.
In pratica la nuova normativa modifica l’articolo 2 del D.Lgs. n. 127/2015, imponendo una piena integrazione tra il processo di registrazione dei corrispettivi e quello di pagamento elettronico. Ogni transazione dovrà essere puntualmente registrata e memorizzata, garantendo un monitoraggio costante e tempestivo dei flussi finanziari.
Le informazioni sui pagamenti elettronici saranno inviate dagli intermediari finanziari a PagoPA entro il secondo giorno lavorativo successivo alla transazione e inoltrate all’Agenzia delle Entrate entro il quinto giorno. Questo sistema consentirà un controllo accurato per prevenire l’evasione fiscale.
La normativa prevede un regime sanzionatorio articolato per chi non si adegua alle nuove disposizioni. Tra le principali sanzioni:
- 100 euro per ciascuna trasmissione incompleta o non veritiera, con un limite massimo di 1.000 euro per trimestre.
- Da 1.000 a 4.000 euro per il mancato collegamento tra strumenti di pagamento e registratori telematici.
Le novità riguardano non solo i pagamenti con carte di credito e debito, ma anche qualsiasi strumento elettronico disponibile sul mercato. Gli esercenti, come ristoranti e negozi, dovranno dotarsi di sistemi in grado di registrare automaticamente i pagamenti elettronici abbinandoli agli scontrini fiscali corrispondenti.
L’integrazione dei sistemi di pagamento richiede alle imprese un adeguamento tecnologico significativo, ma rappresenta anche un’opportunità per migliorare la trasparenza e l’efficienza dei processi amministrativi.
Questa innovazione si inserisce in un quadro più ampio di digitalizzazione del fisco italiano, contribuendo a semplificare le operazioni fiscali e a garantire una maggiore equità fiscale.