ZES e Transizione 5.0: opportunità di cumulabilità per chi investe nel Mezzogiorno

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Nel panorama delle politiche di sviluppo economico, il tema della cumulabilità del credito d’imposta offerto dalle Zone Economiche Speciali (ZES) con altre agevolazioni, come quelle previste per la Transizione 5.0, rappresenta un’importante leva per incentivare investimenti strategici nel Mezzogiorno d’Italia.

Grazie alle recenti normative, le imprese che operano nelle ZES possono beneficiare di un credito d’imposta fino al 45% per investimenti in beni strumentali nuovi, contribuendo alla crescita delle aree meno sviluppate. La Transizione 5.0, dal canto suo, amplia il ventaglio dei beneficiari e introduce ulteriori incentivi per favorire l’adozione di tecnologie innovative, sostenibili e digitali.

In sintesi, la possibilità di cumulare il credito d’imposta ZES con gli incentivi della Transizione 5.0 consente di massimizzare il supporto economico, arrivando fino al 100% delle spese agevolabili. Questo meccanismo non solo aumenta la competitività delle imprese, ma stimola anche nuovi investimenti in settori cruciali, come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.

Peraltro, La cumulabilità delle agevolazioni rafforza il potenziale di attrazione delle ZES, trasformandole in poli di sviluppo economico e innovazione. Grazie a queste misure, le imprese nel Sud Italia possono accedere a un mix di incentivi in grado di supportare progetti di modernizzazione, generare occupazione e favorire una crescita sostenibile.

In conclusione, la combinazione di incentivi offerti dalle ZES e dalla Transizione 5.0 rappresenta un’occasione unica per il rilancio economico del Mezzogiorno. Sfruttare appieno queste opportunità significa non solo attrarre investimenti, ma costruire un modello di sviluppo che valorizzi le risorse del territorio, promuovendo competitività e innovazione.